Il responsabile per la conservazione e l'uso razionale dell'energia, detto anche Energy manager, è una figura introdotta in Italia dalla legge 10/91 per i soggetti (enti pubblici e privati) caratterizzati da consumi importanti, espressi in tonnellate equivalenti di petrolio (tep):
10.000 tep per le imprese del settore industriale;
- 1.000 tep per i soggetti del terziario e della Pubblica Amministrazione.
Volendo fornire un termine di paragone si può considerare che 1.000 tep corrispondono a circa 1,2 milioni di m3 di gas naturale o a 4,5 milioni di kWh.
Gli energy manager operanti in Italia sono circa 2.650, di cui oltre 500 sono responsabili locali di aziende che si diramano con più sedi sul territorio nazionale e che presentano consumi superiori alle soglie indicate.
L'incarico di responsabile per l'energia, che consiste nella raccolta e nell'analisi dei dati sui consumi energetici e nella promozione dell'uso efficiente dell'energia nella propria struttura, può essere svolto sia da un dipendente, sia da un consulente esterno.
Per diventare energy manager ed essere inseriti nell'elenco (non si tratta di un albo, dunque) curato e gestito dalla FIRE per incarico del Ministero delle Attività Produttive, occorre essere nominati da un soggetto, non necessariamente sottoposto all'obbligo, seguendo le istruzioni fornite nella guida alla nomina.
fonte: FIRE
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prima pubblicazione: Mercoledì 28 Ottobre 2009 21:32